Totò Schillaci

Per amici, compagni e tifosi era Totò, per il mondo intero è stato il giocatore simbolo di Italia 90, come Paolo Rossi lo era stato otto anni prima di Spagna 82. Stesso numero di gol, sei, che valgono a entrambi il titolo di capocannonieri della rassegna iridata.

Caratteristiche tecniche diverse, quasi opposte, ma stessa capacità di trasformare in oro ogni palla vagante: esplosive le conclusioni di Totò, quanto chirurgiche quelle di Pablito.
Due centravanti che hanno legato il proprio nome indissolubilmente alla storia della manifestazione calcistica più importante. Unica differenza l’esito finale: il titolo del 1982 non è stato bissato dagli Azzurri del 1990, finiti terzi dopo essere stati superati in semifinale dall’Argentina di Maradona e Caniggia.

Ma neanche l’enorme delusione per la sconfitta ai rigori contro i campioni mondiali in carica poteva cancellare le Notti magiche regalate dai gol di Schillaci e le giocate di Roberto Baggio, le seconde scelte nelle gerarchie iniziali di Vicini, che in attacco aveva puntato su Vialli e Carnevale, salvo poi prendere atto del fenomenale stato di forma del bomber siciliano e dell’allora numero dieci della Fiorentina.

Proprio in finale contro Baggio, poche settimane prima, Schillaci aveva conquistato la Coppa Uefa con la maglia della Juventus, facendo coppia in attacco con Gigi Casiraghi, spalla ideale per l’attaccante palermitano. Nel 1992 arriva il trasferimento all’Inter, caratterizzato da infortuni ricorrenti e la deludente parentesi nerazzurra si conclude nel 1994 col trasferimento al Jubilo Iwata, dove si rilancia, conquista il titolo nazionale nella finale sui Kashima Antlers.

In tre anni diventa l’idolo dei tifosi giapponesi grazie ai tanti gol e soprattutto all’umiltà e all’istintiva simpatia che l’hanno sempre accompagnato, dai tempi di Messina, sotto la guida tecnica di Scoglio e Zeman, sino ai fasti asiatici. Caratteristiche che neanche la fama e il tempo hanno mai attenuato. Una semplicità e una modestia che hanno contribuito a farlo apprezzare universalmente e che rendono ancora più amaro e diffuso il dolore per la scomparsa a soli 59 anni di un campione di generosità in campo e fuori. LECHAMPIONS

Salvatore Schillaci
Nato a Palermo l’1.12.1964, morto a Palermo il 18.9.2024

Ruolo
Attaccante

Squadre
1982-1989 Messina (291 partite, 61 reti)
1989-1992 Juventus (90 partite, 26 reti)
1992-1994 Inter (30 partite, 11 reti)
1994-1997 Jubilo Iwata (86 partite, 58 reti)

Nazionale
16 partite, 7 reti (Italia)

Titoli
1982-83 Campionato Serie C2 Messina
1985-86 Campionato Serie C1 Messina
1997 J-League Jubilo Iwata

Coppa Italia
1989-90 Juventus

Coppa UEFA
1989-90 Juventus

Mondiali di calcio
1990 terzo posto Italia

Capocannoniere
1988-89 Serie B (23 reti)
1990 Coppa del Mondo (6 reti)

Pallone d’oro Adidas Mondiale 1990
Scarpa d’oro Adidas Mondiale 1990

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